Paolo e la mistress intrusa: sesso cuckold tra frustate e odorate

Io e Angela
Le donne: nei miei trentacinque anni di vita ne ho avute un discreto numero, ma continuano ancora a stupirmi, tanto da farmi sembrare un perfetto novellino.
Proprio quando pensavo di conoscere mia moglie Angela, con la quale sono sposato da otto anni, tutto sommato felici, mi è capitato di essere smentito. Giovedì scorso, infatti, mi propose una cosa che non mi sarei mai aspettato da lei e che, ancora ora mi lascia incredulo.
Dopo una cena in cui i calici di vino si sono susseguiti tante, forse troppe volte, Angela, in preda a una forte eccitazione, mi rivelò la sua più grande fantasia; le sarebbe tanto piaciuto assistere a una bella scopata tra me e una mistress e vedermi umiliato da una donna sconosciuta.
L’insistenza con cui mi chiese di soddisfare il suo desiderio mi portò a pensare che non fosse solo una stupidaggine dovuta all’alcol, così il mattino seguente gliene parlai; con un tocco di vergogna, ammise che era la pura verità. La cosa mi piaque subito, tanto che, già prima di pranzo, trovammo, navigando su internet, la donna giusta per noi: Lady Morgana.
Molto alta, dalla carnagione chiarissima, i seni prorompenti e i lunghi capelli neri, la bellissima mistress sembrava proprio la persona giusta per far godere sia me che Angela.
Il primo incontro
Due giorni dopo, Lady Morgana si presentò alla nostra abitazione, per un incontro preliminare: voleva capire se avevamo bene presente che cosa si aspettava da noi e come sarebbero funzionate le cose.
Fredda, i capelli raccolti in un perfetto chignon, ci squadrò da dietro i suoi austeri occhiali; mise subito le cose in chiaro: non mi sarei più chiamato Paolo, bensì Lurido, Angela avrebbe potuto solo guardare senza intervenire e lei avrebbe deciso ogni cosa.
La sua autorità e i suoi modi professionali ci conquistarono subito; finimmo così per accettare tutte le sue condizioni senza fiatare, così ci diede appuntamento per ieri sera e se ne andò senza salutare.
La serata
Con due ore di ritardo, Lady Morgana bussò alla nostra porta, vestita con tacchi a spillo e tailleur elegantissimo; appena entrata, versò il vino bianco che le avevo offerto sul pavimento e, guardandomi fisso negli occhi, mi ordinò di leccarlo, facendo al contempo segno ad Angela di sedersi sulla poltrona e di rimanere in silenzio. Con un paio di rapidi gesti si spogliò, rimanendo in uno striminzito costume in pelle nera mentre, poggiandomi le scarpe sulla schiena, mi costrinse a continuare la pulizia del pavimento con la lingua.
Presomi per i capelli, mi alzò e mi piantò gli occhi addosso, col suo viso a pochi centimetri dal mio: la sua altezza, unita ai tacchi vertiginosi che continuava a indossare, fece sì che mi sovrastasse, facendomi sentire contemporaneamente in soggezione e molto eccitato.
Sulla poltrona, notai che Angela aveva una mano dentro i pantaloni e aveva iniziato a toccarsi sommessamente.
Ordinandomi di spogliarmi, Lady Morgana si accese una sigaretta, che si gustò fino a quando, rimasto nudo, non mi soffio un’ultima boccata direttamente in faccia; in pochi istanti, mi ritrovai letteralmente al guinzaglio di una nuova, magnifica padrona, che mi trascinò per tutta la stanza, fino a posizionarmi molto vicino a mia moglie, in modo che potesse godersi lo spettacolo senza perdere nemmeno un particolare. Il mio membro era al culmine dell’eccitazione, nonostante il continuo sminuirlo da parte della mia mistress, che cominciava a divertirsi anch’essa, tanto da concedermi di baciarle i seni e la pancia, fino a farmi scendere a terra; lì, mi ordinò di toglierle le scarpe e di annusarle a fondo i piedi, cosa che feci senza esitare, per poi passare ad odorare intensamente il suo sodo e tondo sedere.
Ero proprio ubbidiente, nonostante ciò Lady Morgana d’improvviso mi fece voltare e, piegatomi in avanti verso Angela, che continuava a toccarsi sempre più animatamente, mi rifilò una serie di sculacciate, dapprima con la mano, poi con una paletta apposita.
Quando il mio culo fu ben arrossato, mi fece sedere sul divano, vezzeggiandomi e dicendomi che ero proprio un bravo schiavo, e prese a cavalcarmi con veemenza, rifilandomi ogni tanto qualche schiaffo e graffiandomi collo e petto.
Dopo qualche minuto, si alzò e mi portò nuovamente davanti ad Angela; mi ritrovai nuovamente piegato davanti a mia moglie, quando la mia padrona iniziò a masturbarmi da dietro, maneggiando con maestria la mia verga: in pochi attimi, raggiunsi un poderoso orgasmo, che si riversò tutto su mia moglie, ancora vestita ma anch’essa al culmine dell’eccitazione.
Stavo ancora ansimando dal piacere quando mi accorsi che Lady Morgana si stava rivestendo; senza dirci una parola, in pochi secondi se ne andò, lasciandoci divertiti e stupiti al contempo.
Adoro quella donna e Angela ne è affascinata ancora più di me, spero che questa appena trascorsa sia solo la prima di una serie di serate in cui io possa trasformarmi, per il piacere mio e di mia moglie, in un ubbidiente e devoto servo della mia splendida e glaciale padrona.