Libri BDSM: i migliori libri sadomaso da leggere

Justine o le disavventure della virtù
Il Marchese De Sade è stato il primo libertino della storia e non sorprende che il termine sadismo derivi dal suo cognome. Un vero amante del sadomaso non può esimersi dalle letture di questo maestro che ha lasciato una discreta bibliografia per i posteri. Justine è una dolce adolescente rimasta presto orfana che la vita ha messo a dura prova, sua sorella decide fin dal primo momento di diventare una cortigiana per avere denaro e successo mentre lei ha intrapreso una via timorata e onesta. Proprio questa scelta le costerà caro perché la sua ingenuità la spingerà tra le mani di uomini sadici che le faranno di tutto e di più, arrivando alle orge e alle frustate. Le pagine del libro raccolgono anche una serie di pensieri filosofici che mostrano il geniale spirito del Marchese, da sempre dedito alle perversioni umane.
Histoire d’O
Questo romanzo erotico BDSM è stato scritto da un’autrice francese nel 1958, Dominique Aury ha rivelato in seguito che lo scritto ha un che di autobiografico essendo stato scritto su insistenza dell’amante Jean Paulhan, un Master appassionato del Marchese De Sade. Il libro tratta di una ragazza chiamata “O” che si sottopone a un percorso di schiavizzazione per amore del suo fidanzato René. Dalle orge alle penetrazioni anali, il suo compito sarà quello di diventare la schiava perfetta e soddisfare le voglie libidinose di qualsiasi uomo all’interno del castello e non solo. Lei, come altre ragazze, verranno marchiate con un segno che le farà diventare parte integrante di una setta e le costringerà a soddisfare sessualmente (anche in futuro) chiunque riconosca il simbolo. Il finale è incredibilmente inaspettato ed è un loop incredibile in cui sottomissione e dominazione vanno a braccetto.
La Venere in Pelliccia
Venere in Pelliccia è uno dei primi romanzi BDSM in quanto edito nel 1870 da Leopold von Sacher-Masoch. Il libro è scritto in prima persona, l’autore infatti era fortemente attratto dal feticismo, dalla sottomissione e dalle pellicce, cosa che lo spinse ad amare diverse Mistress nel corso della sua vita e a raccontarne le vicende nel romanzo in chiave autobiografica. Recatosi dall’amico Severin, il narratore resta colpito da un dipinto appeso che ritrae l’immagine della Venere nuda coperta unicamente da una pelliccia. Da qui in poi Severin parlerà del suo rapporto con Wanda, colei che ha carpito la sua anima e che lo spingerà a firmare un contratto di sottomissione. Solamente il tocco di un Master e il sapore della sua frusta riuscirà a liberarlo.
Dolce Prigionia
Julia Sykes scrive un romanzo sadomaso ambientato nei nostri giorni capace di miscelare thriller e perversione in un unico volume. La protagonista è un’agente della CIA che viene rapita da un narcotrafficante colombiano e resa mansueta dopo una dura disciplina. Nonostante sia vergine, Samantha dovrà sopportare il sesso, la vessazione, le torture, per poi rendersi conto di quanto le piaccia. Ciò che prima era obbligata a sopportare diventerà la sua ragione di vita. Rispetto ad altri libri, qui c’è una dominazione furba che basa tutto su determinati meccanismi psicologici, nulla è consensuale ma lo diventerà in maniera non convenzionale. I passaggi sadomaso sono ben scritti e riescono ad attrarre il lettore, pagina dopo pagina.